segunda-feira, 20 de setembro de 2010

Piena del Seveso, due milioni di danni

Voragine nel cantiere della linea 5 del metrò, in viale Zara (Fotogramma)

Milano - «Ci vorranno altri cinque o sei giorni solo per ripulire le strade». I camion dell'Amsa caricano fango e ripartono, Niguarda è lurido, è servita un'intera domenica di lavoro solo per liberare la scuola elementare di via Val Cismon: il Seveso ha invaso le cucine, la mensa, la palestra. L'esondazione ha disastrato un intero pezzo di città, dall'Isola all'ultima periferia. La linea gialla del metrò, allagata, rimarrà chiusa anche oggi dalla fermata di Repubblica al capolinea di piazzale Maciachini. Le linee tranviarie 5, 7 e 31 sono spezzate dalla frana che ha ingoiato un pezzo di viale Zara: i binari penzolano sul vuoto. Si calcolano almeno 700 mila euro di perdite per gli esercizi commerciali (stima delle Camere di Commercio di Milano e Monza), che rientrano in un conto complessivo ben più pesante: tra lavori, riparazioni, interventi, straordinari degli uomini impiegati, i danni per l'esondazione del Seveso arrivano a due milioni di euro.

«Era già franata in agosto», raccontano gli abitanti guardando la voragine su viale Zara. Il Seveso è ormai un flagello. Una ricorrenza. Un torrente che a vederlo il giorno dopo non è niente più che un tranquillo corso di dieci centimetri d'acqua e che invece per la settima volta nel 2010, gonfiato dalla pioggia, ha devastato un pezzo della stessa Milano che ha «venduto» al Bie le proprie «vie d'acqua» per aggiudicarsi l'Expo del 2015. Anche in questa occasione è il vicesindaco Riccardo De Corato a sobbarcarsi la comunicazione dopo il «sabato nero»: «Ho richiesto al presidente della Provincia, Guido Podestà, che venga convocato un incontro urgente per sollecitare l'avvio immediato degli interventi». E ancora: «Contestualmente Metropolitana Milanese, su richiesta del sindaco Letizia Moratti, presenterà in anticipo le soluzioni tecniche per risolvere il pluriennale problema delle esondazioni». Ma i candidati del centrosinistra attaccano. «Una città che vuole ospitare un evento internazionale come Expo non può allagarsi dopo un semplice temporale», ha commentato Stefano Boeri. E Giuliano Pisapia: «È vergognosa la manifestazione di inefficienza che si ripropone puntualmente, ogni volta che ci sono giornate di pioggia intensa a Milano».

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http://www.corriere.it/

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