segunda-feira, 1 de novembro de 2010

2 novembre: 400 mln di crisantemi per ricordare defunti

Roma - Quasi il 40% degli italiani non manchera' l'appuntamento al cimitero per rendere omaggio ai propri cari defunti in occasione della festivita' di Ognissanti e del 2 novembre. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sottolineando che la ricorrenza e' una delle piu' sentite e quasi tutti si presenteranno con fiori o piantine.

La maggioranza (52%) acquistera' l'omaggio per il caro estinto dal proprio fioraio di fiducia, un terzo decidera' all'ultimo momento rivolgendosi ai fiorai vicini al camposanto. La Coldiretti stima che per l'acquisto di fiori verranno spesi 400 milioni di euro e che il crisantemo privale nettamente su tutti.

I prezzi sono rimasti stabili e variano da 1,5 a 7 euro per quelli piu' grandi, e possono arrivare ai 15 euro se si tratta di crisantemi in vaso o in mazzi con piu' fiori. La produzione del crisantemo e' una delle tecniche piu' complesse del florovivaismo italiano, basti pensare al fatto che occorre 'programmare' la fioritura, dosando le ore di buio e di luce con la copertura delle piante in funzione del momento in cui i fiori verranno messi in commercio. In Italia il crisantemo e coltivato in diverse aree del Paese, e le regioni di maggior produzione sono la Liguria, la Campania, il Lazio, la Toscana, la Puglia e la Sicilia.

Il crisantemo o fiore d'oro (dal greco chrysos (oro) e anthemon (fiore)) viene coltivato in Cina da ben cinque secoli prima di Cristo. In Europa, i primi crisantemi furono diffusi alla fine del 1700, prima in Francia, poi in Italia e in Inghilterra. In principio era una vera rarita' esotica, ma col tempo se ne diffuse la coltivazione casalinga. Se in Italia il crisantemo ci ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone e' il fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e il principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi e' il simbolo della vita, della forza d'animo e della pace.

Il crisantemo e' anche conosciuto per le proprieta' terapeutiche e il suo aroma in cucina. I ricettari europei dei secoli scorsi lo ponevano ad un posto d'onore. In particolare il ''Chrysanthemum vulgare'', noto anche come tanaceto o erba amara, godeva di grande considerazione. Il suo particolare aroma era sfruttato per frittate, pasticci di carne, per il pesce e, crudo, nelle insalate. Il tanaceto e' ricco di proprieta' salutari, fra cui quella di sollecitare l'attivita' della mucosa gastrica.

http://www.ansa.it/

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