Pietro Taricone non ce l'ha fatta L'attore è morto nella notte
Era ricoverato nel reparto rianimazione dell'ospedale di Terni dopo un incidente con il paracadute. Operato per oltre 9 ore, non ha mai ripreso conoscenza. Il decesso dovuto a improvvise complicazioni
Pietro Taricone
TERNI - Pietro Taricone non ce l'ha fatta. L'attore, 35 anni, è morto dopo le 2 all'ospedale di Terni, dove era stato ricoverato ieri, in condizioni disperate, in seguito a un incidente durante un lancio con il paracadute 1. Si è spento nel reparto rianimazione, dopo un intervento chirurgico durato più di nove ore. Il decesso - riferiscono i sanitari - è stato provocato da improvvise complicazioni.
Nel primo pomeriggio di ieri Taricone era rimasto gravemente ferito in seguito a un lancio con il paracadute presso l'aviosuperficie di Terni. Rianimato sul posto da personale del 118 dopo avere subito un arresto cardio-circolatorio, era stato subito trasferito in ospedale dove gli erano riscontrate diverse fratture. In particolare alle gambe e al bacino. Taricone aveva inoltre subito traumi alla testa e all'addome, con emorragie definite "importanti". Era stato quindi operato per oltre nove ore e l'intervento aveva permesso di risolvere il problema legato alle perdite di sangue e di ridurre le fratture. Il decesso è avvenuto senza che Taricone avesse mai ripreso conoscenza.
Il direttore sanitario dell'ospedale di Terni, Leonardo Bartolucci ha parlato di uno "stato di choc protrattosi per tutto il tempo" e che poi ha portato alla morte dopo un lunghissimo intervento chirurgico. Lo stesso medico ha ribadito che Taricone non ha mai ripreso conoscenza, così come sempre praticamente assente è stata la pressione arteriosa.
Con l'attore è sempre rimasta in ospedale la compagna e collega, Kasia Smutniak, che si era lanciata con il paracadute poco dopo di lui dallo stesso aereo. Insieme a loro i parenti più stretti della coppia.
La salma di Pietro Taricone è stata portata all'istituto di medicina legale dell'ospedale di Terni e messa a disposizione della magistratura. Sarà l'autorità giudiziaria a decidere se disporre l'autopsia.
Nel primo pomeriggio di ieri Taricone era rimasto gravemente ferito in seguito a un lancio con il paracadute presso l'aviosuperficie di Terni. Rianimato sul posto da personale del 118 dopo avere subito un arresto cardio-circolatorio, era stato subito trasferito in ospedale dove gli erano riscontrate diverse fratture. In particolare alle gambe e al bacino. Taricone aveva inoltre subito traumi alla testa e all'addome, con emorragie definite "importanti". Era stato quindi operato per oltre nove ore e l'intervento aveva permesso di risolvere il problema legato alle perdite di sangue e di ridurre le fratture. Il decesso è avvenuto senza che Taricone avesse mai ripreso conoscenza.
Il direttore sanitario dell'ospedale di Terni, Leonardo Bartolucci ha parlato di uno "stato di choc protrattosi per tutto il tempo" e che poi ha portato alla morte dopo un lunghissimo intervento chirurgico. Lo stesso medico ha ribadito che Taricone non ha mai ripreso conoscenza, così come sempre praticamente assente è stata la pressione arteriosa.
Con l'attore è sempre rimasta in ospedale la compagna e collega, Kasia Smutniak, che si era lanciata con il paracadute poco dopo di lui dallo stesso aereo. Insieme a loro i parenti più stretti della coppia.
La salma di Pietro Taricone è stata portata all'istituto di medicina legale dell'ospedale di Terni e messa a disposizione della magistratura. Sarà l'autorità giudiziaria a decidere se disporre l'autopsia.
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